sabato 1 aprile 2017

Campionario di mostri del passato.

Nel percorso millenario della civiltà  occidentale europea, segnato dallo sviluppo tenace della logica e dal razionalità, uno di tratti per me più affascinanti è l'applicazione di schemi catalogatori e dunque prescientifici anche all'universo dell'imponderabile, del fantastico, del mostruoso.
Abbiamo convissuto per secoli con le creature dell'immaginario facendole confluire nella dimensione dell'invenzione. Ciò nonostante la loro determinazione a manifestarsi è stata tale che ogni baluardo del raziocinio ha vacillato: dunque, dalle polverose contrade del vecchio continente, dalle umide terre del Nord, dalle città della foschia e della bruma del centro Europa, dalle opulente signore d'Italia, gli incisori si misero al servizio dei misteriosi classificatori di quelle meraviglie. Che fossero alchimisti, teologi, filosofi o eretici, essi conoscevano il lato invisibile. Gli incisori e i disegnatori lo resero, infine, percepibile a tutti. Spavento, incanto, senso del deforme: un mondo parallelo ridisegnato e spiegato oggi, ai nostri occhi, da carte di incredibile fascino e bellezza. Altro tratto comune, fra tanti, di una civiltà variegata ma integrata, capace di dialogare senza frontiere.